21 giugno 2006

Sta a vedere che...

'Sto Mondiale lo vince la Germania! No, non mi lascio prendere la mano dalla sonante (nel punteggio) vittoria di ieri a Berlino contro l'Ecuador, ma sicuramente i Klinsmänner stanno cominciando a fare sul serio, e soprattutto il Paese sta dando loro un grandissimo sostegno, cosa che fino a qualche settimana fa pareva assolutamente improponibile, a causa, soprattutto, dei cattivi rapporti tra Klinsmann, la stampa e i tifosi. Ieri, su Repubblica, si poteva leggere un bel reportage di Vittorio Zucconi che raccontava come sia lo spirito dei Tedeschi in questo momento e come stiano accogliendo non solo le vittorie della loro Nazionale ma anche i turisti e gli appassionati che si recano nella patria della birra e dei würstel. Ieri, sul viale Unter den Linden a Berlino pare ci fosse addirittura mezzo milione di persone radunato a seguire le imprese di Ballack e compagni e a esaltare ai goal di Klose e di Podolski, due Tedeschi sui generis, visto che entrambi hanno profonde radici polacche e che però stanno facendo amare die Mannschaft anche a chi non è tedesco da millenni; mezzo milione in strada a Berlino, non a Palermo, e nemmeno a Madrid! E io ho visto con i miei occhi decine e decine di auto, sul Lago di Garda, gironzolare sotto il solleone con una bella bandierina schwarz, rot, gold appiccicata ai finestrini, e ho anche sentito alla radio che qualcuno ha anche pensato di colorare le pareti della propria abitazione con i colori della bandiera tedesca; mi direte che è una cosa naturale, che la febbre di eventi del genere si è fatta sentire anche in Italia, per le Olimpiadi di Torino e più indietro per i Mondiali del 1990, ma per molti di noi i Tedeschi sono freddi, dai, non prendiamoci in giro, e fa un po' specie vederli così appassionati. Vi lascio con un breve passo dell'articolo di Zucconi, credo spieghi molto bene alcune cose:
Se c'è una nazione per la quale farò il tifo nel caso l'Italia fosse eliminata, sarà la Germania. Perché ha un allenatore con figli "meticci" dunque amati, ha una buona squadra di onesti scarponi che non sanno giocare in difesa, un calcio professionale che ha saputo ripulirsi il sangue dalle porcherie che vi circolavano senza invocare garantismi pelosi, e ha scelto per la finale lo stesso stadio, imbellettato, nel quale Adolf Hitler guardò il figlio di una "razza inferiore" umiliare la sua "Herrenrasse", i suoi ariani di razza signora.

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