17 giugno 2006

E una settimana se ne è andata

Dunque, la prima settimana dei Mondiali di Germania 2006 se ne è andata e, a quanto pare, l'entusiasmo dei Tedeschi non accenna a diminuire, anzi pare addirittura che stia aumentando grazie anche alle vittorie della Nazionale di casa, l'ultima, sofferta, mercoledì sera contro la Polonia che, in caso di pareggio, sarebbe stata invasa, per l'ennesima volta, dai panzer teutonici! Un altro mio contatto direttamente sul campo, e questa volta nei pressi di Hamburg, mi ha riferito che la città è in preda a una vera e propria febbre da Mondiali, ci sono concerti e manifestazioni varie un po' ovunque, gente in strada fino a tardi, bellissimi incontri tra tifosi che non vogliono altro che stare un po' assieme pacificamente, altro che la guerra promessa dall'allenatore USA Bruce Arena; questo è il bello di manifestazioni simili, credo che spesso le partite non siano altro che un contorno a tutto quello che accompagna l'evento, per lo meno in questa prima fase. La Germania si era posta l'obiettivo di rendersi simpatica e accogliente agli occhi del mondo, credo ci stia riuscendo perfettamente, grazie alla solita impeccabile organizzazione, ma anche a un coinvolgimento umano più evidente.
Stasera torna in campo la nostra Armata Brancaleone, mi lasciano sempre alquanto perplesso le dichiarazioni extra-sportive degli eroi azzurri, non capisco bene cosa c'entri una partita con gli Stati Uniti con la guerra in Iraq, e come possano servire gli eventuali tre punti ai soldati italiani impegnati laggiù. Diciamo che il dovere dei calciatori è quello di giocare al massimo, ma non tiriamo in ballo altri significati per una partita di calcio, l'abbiamo fatto per troppo tempo e diamo un'occhiata a quel che è successo, e lasciamo che ognuno si occupi, e si preoccupi, di quel che gli compete! Mi pare che l'Armata Brancaleone abbia un'occasione quasi irripetibile per fare veramente bene, non mi pare ci siano tante grandi squadre, quindi dateci dentro e smettetela di comportarvi come bambinoni, suvvia.

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