22 giugno 2006

La riconoscenza nel calcio...

Riconoscenza: sentimento di chi è riconoscente del bene, del favore ricevuto. Sin: gratitudine.
Così recita l'undicesima edizione del Vocabolario della lingua italiana di Nicola Zingarelli ed è veramente bello notare come in questo periodo delicato, e per certi versi assurdo, del calcio italiano ci siano così tanti atleti che ci dimostrano chiaramente, con gesti e parole, il significato del sostantivo in questione. C'è chi va a Londra per motivi famigliari e per imparare l'inglese, visto che in tutta Milano questo è impossibile, e che finora evidentemente non è mai riuscito a comunicare con la moglie americana, e quindi mi chiedo come abbiano fatto ad innamorarsi Shevchenko & c., c'è poi chi si dice disposto ad allenare la società più gloriosa d'Italia solamente in serie A, abbandonandola però in caso di probabilissima retrocessione in serie B (ma con una buona uscita di 3,5 milioni di euro la abbandonerebbe volentieri anche in serie A), e c'è chi candidamente dichiara "la Juve, cos'è?" dopo esserne stato lo sciagurato capitano in assenza di un capitano di ben altro livello, relegato in panchina dal gentiluomo di cui sopra. Bene, complimenti a tutti voi, mercenari, andatevene tutti all'inferno, e scusate se vi abbiamo trattato come dei divi, se vi abbiamo ricoperto di soldi, di case ovunque, di auto costose e di belle donne con cui spassarvela, se vi stiamo permettendo di disputare un Campionato del Mondo in una cornice meravigliosa, scusateci veramente!

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