23 agosto 2011

Daghestan

Il centravanti dell'Inter, Samuel Eto'o, uno dei giocatori più famosi del mondo e uno dei pochissimi (se non l'unico) fuoriclasse del campionato italiano sta per trasferirsi in Daghestan, nella squadra dell'Anzhi (famosissima, vero?); evidentemente non gli era sufficiente lo stipendio da 12 milioni di euro netti all'anno, aveva bisogno di un aumento, 20,5 milioni all'anno, per due anni. Benissimo ha fatto l'Inter a cederlo, non capisco invece le motivazioni di Eto'o, visto che dubito che avesse davvero bisogno dell'aumento; o meglio capisco il suo unico interesse siano i soldi, più ne ha e più ne vuole. Certo che andare in un posto del genere è proprio assurdo!

21 agosto 2011

Londra-New York

La "folle" idea di andare in treno dalla Russia all'America: un'utopia, un possibile progetto per unire l'estremo oriente russo con l'Alaska.

20 agosto 2011

Non ne vuole proprio sapere

E così Massimo Moratti non vuole proprio saperne di sedersi attorno ad un tavolo a fare due chiacchiere su "calciopoli-farsopoli" con il presidente della Fiorentina, Diego Della Valle; niente da fare, evidentemente Moratti non gradisce la compagnia di chi vorrebbe chiedergli delle spiegazioni in merito a determinati argomenti che, volenti o nolenti, hanno cambiato la storia del calcio italiano. Mah!

13 agosto 2011

Tagli



Pare, ripeto pare, che il Governo sia intenzionato ad eliminare più di 35 province sotto i 300.000 abitanti, per far fronte così alla sempre più impellente necessità di risparmiare un po' di soldi pubblici; per il Corriere sarebbero 36 le province interessate, per La Repubblica 37, poco cambia, secondo me. Tra queste ci sono istituzioni assolutamente ridicole ma che ci sono costate (e continuano a costarci) centinaia di migliaia di euro, tipo le province sarde di Olbia-Tempio, Ogliastra, Medio-Campidano, o quella di Biella, o quelle molisane; però non ho ancora capito come ci si comporterebbe in Liguria, dove sparirebbero 3 province su 4, o in Toscana, dove sarebbe cancellata addirittura Siena. Supponevo che, tipo Imperia e Savona, sarebbero state unite, mentre invece parebbe che scomparirebbero completamente, lasciando così Genova come capoluogo regionale e unico capoluogo provinciale. Mi pare poi completamente demagocica l'idea di abolire tutte le festività non religiose, tipo 25 aprile e 2 giugno; cominciassero i signori parlamentari, infatti, a dare il buon esempio, anziché distruggersi con ben 3 giorni lavorativi su 7.

12 agosto 2011

Soldi spesi bene

Pare che il super-aereo americano abbia fatto una brutta fine...

Ci vorrebbe una guerra?

Spesso, alle volte sempre più spesso, penso che soltanto passando attraverso una guerra, o una carestia, o un qualunque cataclisma si potrebbe poi ritornare ad avere un minimo di serenità, di normalità all'interno delle vite di molti di noi, soprattutto di molte persone giovani; finché, infatti, accadono fatti di questo tenore, o cose di questo tipo, beh, penso che non ci siano speranze per il futuro. Non ci sono parole, non c'è nessun tipo di spiegazione di fronte ad episodi simili, e di fronte ad episodi anche meno gravi, ma che comunque testimoniano chiaramente il vuoto che c'è nelle teste di molte persone; e non credo proprio che la colpa sia della scuola, o della società. La colpa è loro, e non mi si venga a dire che sono quasi giustificabili perché sono giovani. Normalmente infatti dice che i ragazzi del giorno d'oggi hanno un grado di maturità superiore a quella dei loro coetanei di 15-20-30 anni fa, non si può poi affermare il contrario quando più ci piace; a me sembrano tutti, o quasi, rintronati, altro che storie.

11 agosto 2011

Bravo presidente

Cominciamo a farci rispettare, per cortesia!

06 agosto 2011

Non vincono più

Il derelitto calcio italiano (vedi, come ultima testimonianza, la figuraccia rimediata dal Palermo contro il Thun nei preliminari di coppa UEFA e la fuga dei giocatori migliori per i campionati esteri) è costretto ad andare fino in Cina per raccogliere consensi, applausi e un po' di soldi; la banda degli "onesti", però, non vince più, neanche laggiù a Pechino. 2-1 per il vecchio Milan nella finale di supercoppa italiana, e pensare che, pur di non far vincere Silvio, ero quasi disposto a "tifare"leggermente per gli "onesti". E vabbè, forse torna la cara, vecchia Inter, di cui si è intravisto qualche sprazzo anche durante la scorsa stagione: il 2-5 casalingo contro lo Schalke 04 rimarrà negli annali.