05 luglio 2006

Non riesco ad emozionarmi

Non fraintendetemi, la vittoria di ieri sera sulla Germania è stata chiara, netta ed emozionante, ma non riesco proprio ad esaltarmi come invece fanno milioni di altre persone in questo Paese, o anche altrove, in occasione delle vittorie della Nazionale di calcio; mi emoziono e mi esalto per gli incontri delle altre nostre formazioni nazionali, ma non so... credo semplicemente che sia troppo il mio amore per la Juventus, credo sia talmente forte da non riuscire ad apprezzare più di tanto i calciatori, solitamente avversari, che si trovano a giocare insieme a quelli bianconeri. Mi levo il cappello di fronte al dinamismo e alla grinta di Gattuso, alla classe cristallina di Pirlo e a quella appannata di Totti, alla caparbietà di Toni e ai guzzi di Gilardino (che secondo me è un fenomeno vero, e lo stanno rovinando), ma non piangerei mai per una loro sconfitta, nemmeno in finale (che comunque non perderanno), mentre ho pianto e piangerei ancora, immagino, per una sconfitta bruciante della Juve, anche in serie C.
Detto questo devo ammettere che ho sempre creduto nelle qualità dell'Armata Brancaleone, anche quando era in difficoltà come contro l'Australia, ho sempre pensato che fosse finalmente un grande gruppo, il migliore come compattezza ed equilibrio in campo; ho sempre pensato che dovessimo andare ai Mondiali, con Lippi in panchina e San Cannavaro al centro della difesa, e adesso credo che le vicende di Calciopoli abbiano avuto, per lo meno, l'effetto di cementare ancor più il gruppo, e vorrei sapere che fine hanno fatto coloro i quali sostenevano che non si dovesse andare in Germania e che Lippi, Cannavaro e gli altri ladri a strisce bianconere, già pronti per il carcere, dovessero rimanere a casa ed essere sottoposti a tortura. Eh, dove siete finiti? Eravate in piazza a festeggiare ieri sera, o a descrivere come sia forte questo gruppo? Bravi, grande coerenza!
Credo che i Lippipuzziani, nella mediocrità generale di questi Mondiali, siano quelli disposti meglio in campo, con una grandissima difesa, magari non sono quelli che giocano meglio, ma in un modo o nell'altro il goal salta fuori sempre, magari con gente sconosciuta come Iaquinta o Grosso, oppure con ex campioni (secondo molti) come Del Piero, che personalmente continuo a ritenere un modello di comportamento, dentro e fuori del campo. Adesso si va a Berlino, domenica, chiunque ci sarà dall'altra parte del campo, beh, sarà sfavorito, la grande occasione di cui ho sempre parlato si sta concretizzando!

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