Leggo su alcuni quotidiani in edicola oggi che il Ministro della Giustizia, Clemente Mastella, pur non potendo entrare nel merito della questione, ammette che in caso di vittoria mondiale si potrebbe pensare ad un'amnistia per le società coinvolte nello scandalo Moggi, e, sostiene il Ministro, sarebbero i tifosi stessi a non disprezzare questa eventualità (ne dubito francamente); si chiede anche come potrebbe essere credibile vedere una decina di eventuali campioni del mondo costretti a giocare in B o in C, o costretti ad emigrare all'estero perché, non prendiamoci in giro, il calcio italiano deve tantissimo a Juve e Milan. Da tifoso della squadra più coinvolto in questo processo e da sportivo vero, devo ammettere che la proposta del Ministro non mi trova d'accordo più di tanto, anche se continuo a ritenere che non si debbano punire le società più dei dirigenti implicati in questa vicenda; credo che si sia arrivati a un punto di non ritorno, per cui si deve fare qualcosa per permettere al calcio di tornare ad essere uno sport. Le soluzioni? Beh, ammetto che devo ancora pensarci a fondo, ma vi illustrerò i risultati delle mie riflessioni, è troppo semplice retrocedere quattro società, o quante saranno, e lasciare a piede libero i vari Moggi, Giraudo, Galliani, Carraro e compagnia, magari affidando a loro l'organizzazione degli Europei del 2012...
In Germania i Lippipuzziani sembrano riuscire a scindere bene l'aspetto tecnico da quello processuale, ottimo! C'è un grande entusiasmo attorno alla squadra, allenamenti a porte aperte, finalmente! A proposito, l'avete visto il bambino che ieri ha "invaso" il campo d'allenamento prendendo poi a calci un pallone più grande di lui? Questo è il calcio vero, questo deve essere l'obiettivo a cui mirare, ridare cioè a questo mondo una dimensione umana!
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