01 luglio 2006

E' già cominciata

Eccoci di nuovo ad Italia-Germania ma per favore evitiamo di tirare fuori la sfida del 1970 a Città del Messico, anche allora semifinale mondiale, o quella del 1982 a Madrid, finale dei Mondiali, altri tempi, altro calcio, altre squadre. Die Zeit (http://www.zeit.de/2006/27/Italien) dedica un lungo articolo al "nostro" bel Paese mescolando la storia di Fazio e Bankitalia con Moggi e Vittorio Emanuele di Savoia, un quadretto piuttosto squallido, ma tutto sommato credo che i Tedeschi vedano l'Italia e gli Italiani in un modo abbastanza diverso, non si spiegherebbe altrimenti il loro amore per le vacanze qui da noi, al limite avranno in mente qualche luogo comune su di noi, così come noi li abbiamo su di loro, ecco tutto. Italia-Germania sarà finalmente una partita da grandi squadre, per lo meno come nome e fama, credo che l'Armata Brancaleone sia tecnicamente più forte dei Klinsmänner che però non mollano mai, come è successo ieri contro l'Argentina, e hanno lo straordinario appoggio del pubblico, che però potrebbe essere un'arma a doppio taglio. Temo non sarà una partita spettacolare, troppo alta la posta in palio, e comunque lo spettacolo puro non rientra nel DNA delle due formazioni, magari si arriverà ai supplementari, vedremo; si giocherà a Dortmund, nel cuore del Ruhrgebiet, del cuore industriale e industrioso della Germania, alla cui crescita hanno contribuito, negli anni, anche migliaia di Italiani e che sperano di prendersi finalmente una rivincita nei confronti dei "mangia-crauti" che per lungo tempo sono stati i loro capi. L'unica cosa che invece mi auguro è che si pensi solamente a giocare a calcio, evitando toni da fine del mondo, sono ben altri i problemi del mondo...

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