21 ottobre 2006

Intervista bianconera

E' da poco che ci siamo sentiti, come mai allora si fa vivo di nuovo? Non pensa di stancare i suoi pochi lettori?
No, non credo, questo tipo di interviste ha incontrato i favori del pubblico (?) e poi el me' paròl ha cominciato ad agitarsi un paio di giorni fa, allora l'ho esaminato a fondo e ho deciso di dargli retta, parlando esclusivamente della "mia" Juve.

Ah, allora un'intervista monotematica?
Ma sì, è arrivato il momento di uscire alla scoperto, non con la spocchia presuntuosa che ha sempre caratterizzato alcuni loschi figuri del mondo del pallone e della Juve recente, ma nemmeno con la vergogna che dovrebbe appartenere ai ladri. Io, infatti, non ho mai rubato niente e credo che nemmeno i giocatori della più gloriosa società italiana lo abbiano mai fatto.

Allora, come si sta in B?
Male, o malino, non sono uno di quelli che dicono, o scrivono, che questo processo di "purificazione" sia piacevole, anche se non nego che sia carino andare in giro per l'Italia ricevendo applausi da tutto lo stadio e trasformando la partita in una festa; però si sta meglio in A, e in Coppa Campioni, con lo scudetto vinto sul campo ben visibile sul petto! Sinceramente credo che la Juve sia un corpo "estraneo" alla B e credo anche che la serie A risenta moltissimo della nostra assenza, anche se nessuno lo dice, perché a qualcuno evidentemente va bene così.

Lo sapevo, ci risiamo con 'sta storia della Juve sola contro tutti, dell' "asse del male" anti-juventino...
Guardi, a me è sempre sorta spontanea una domanda: perché una squadra per la quale era stata chiesta la retrocessione in B si è addirittura ritrovata a giocare nell'odiata Champions League? Lei crede veramente che sia stata fatta giustizia?

Eh no, non mi frega, io mi tiro fuori, faccio solo le domande! Riconoscerà, per lo meno, che la Juve fosse la più colpevole!
Riconosco che i suoi massimi dirigenti lo fossero! E, di conseguenza, penso che si dovesse radiarli a vita, che si dovesse trovare una punizione diversa per le squadre coinvolte, che si dovesse far emergere tutto quanto e non solo una parte dello "scandalo", e che si dovesse ripulire veramente questo mondo. Prima dei Mondiali si parlava di dirigenti nuovi in tutti i settori e invece niente, ovunque ci sono sempre e solo i soliti noti.

El paròl si sta spazientendo, non stiamo più parlando di Juve e Lei sta quasi abbracciando le tesi complottistiche...
No, no, torniamo pure alla Juve; Le dirò che sono molto, molto perplesso riguardo i nuovi quadri societari, a cominciare da quelli che prima chiedevano la serie B con penalizzazione e poi la A partendo da zero, poi annunciavano il ricorso al T.A.R. per poi "prostituirsi" per uno sconto all'arbitrato; adesso è partita anche l' "operazione simpatia" insieme a tifosi juventini vip, ma ai tifosi juventini vnp interessa maggiormente la serie A e poi una squadra subito competitiva e in lotta per lo scudetto. Senza Moggi e Giraudo è inevitabile diventare più simpatici, ma non esageriamo, altrimenti la simpatia sconfina nella compassione, Moratti docet.

Mi scusi, confesso la mia ignoranza, chi sono i tifosi juventini vnp?
Sono i very normal people, i milioni di tifosi sparsi un po' ovunque, quelli che soffrono veramente per la Juve, che vanno allo stadio o ascoltano alla radio la Juve a Crotone, quelli che rimpiangono tantissimo Scirea e Fortunato e che amano Pessotto, i tifosi che impiegavano ogni loro risorsa nel tentativo di confutare le tesi di chi sosteneva che qualcuno, a Torino, comprasse gli arbitri...

Cos'è la Juve, per Lei, riesce a spiegarcelo?
Beh, per me la Juve è stato il primo contatto con il mondo del calcio, con le sue cose belle e brutte (l'Heysel è il mio primo vero ricordo), la Juve è un modo di vivere, uno stile distintivo nelle vittorie e nelle sconfitte, uno stile austero e sobrio, mai umiliante verso gli sconfitti e sempre a testa alta nelle nostre sconfitte, serie inclusa, la Juve è orgoglio di essere tra i migliori, senza invidie per il Milan e l'Inter, per il Real e il Barcellona. La Juve è la storia del calcio europeo, insieme alle sue vittorie, ai suoi complici e ai suoi tifosi.

La Juve addirittura "un modo di vivere", non le sembra eccessivo? Comunque, a proposito di campioni, cosa ne pensa di chi se ne è andato?
Diciamo che li distinguo in due gruppi: posso capire uno come Zambrotta, ancora giovane e con parecchi anni davanti, ma non gente come Cannavaro e Thuram, ormai alla fine della carriera, cosa possono volere ancora? Per quel che riguarda Capello, Ibrahimovic e Vieira penso sia meglio non trascrivere i miei pensieri, hanno comunque tutto il mio disprezzo.

Bene, siamo ormai alla fine, ha ancora qualcosa da dirci?
Ma no, altrimenti annoio tutti quanti; rivolgo solo un invito a dare un' occhiata, e a lasciare un commento su http://corax.altervista.org/; ringrazio anche l' anzòl gardesano che, recentemente, ha commentato qualche mio intervento di settembre, continua così! E, come sempre, forza Juve!

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