15 ottobre 2007

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Tra Carè Alto e Adamello la neve e il ghiaccio l'hanno sempre fatta da padroni, per dodici mesi all'anno lassù non si vedeva altro che non fosse il bianco sfolgorante della neve illuminato dai raggi del sole o quello tenue, ma tranquillizzante, irradiato dal baluginio lunare. Quella grande macchia bianca era ben visibile da quasi ogni luogo delle Giudicarie, mi dava il benvenuto arrivando a Tione da Trento e mi accompagnava fino quasi a Campiglio; nel corso di queste ultime estati, questo sfavillio ha però lasciato il posto al grigio della ghiaia e delle rocce, la poca neve invernale non ce la fa più, non solo a nutrire e a "ingrassare" il nevaio esistente, ma nemmeno a sopravvivere essa stessa fino all'arrivo dell'inverno successivo. Il problema, a mio avviso, non è tanto l'estate, quanto piuttosto la tarda primavera e l'inizio dell'autunno, quando sempre più spesso ci sono ovunque temperature fuori dal normale e precipitazioni sempre meno frequenti, per non dire inesistenti.
Beh, io rivoglio la "mia" neve sul Carè Alto, e possibilmente anche nei nostri paesi, questa nostra Terra è troppo bella per essere "colorata" quasi esclusivamente di grigio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

hai ragione lore...la neve ci ha sempre dato il benvenuto nella nostra valle...e ora manca!!!manca molto!!!
io dico:
bisogna dare da bere alle acque!! ;)