20 febbraio 2008

Leggere è bello

Qualche (troppo?) tempo fa, anche spinto da Silvia, avevo pubblicato il mio primo "articolo" sul mondo dei libri, in particolare su ciò che avevo appena finito di leggere; da allora non ho più scritto niente su questo argomento ma ho comunque cominciato e finito vari altri testi, tra cui La Certosa di Parma di Stendhal (affascinante quadro storico dell'Italia della Restaurazione ma alle volte un po' troppo lento e con un finale, invece, troppo veloce e improvviso), Lion's Honey, The Myth of Samson dello scrittore e giornalista israeliano David Grossman e ultimamente Aspettando i Barbari del sudafricano J.M. Coetzee, un libro veramente bello che, per alcuni versi, mi ha ricordato Il Deserto dei Tartari di Dino Buzzati, anche se affronta temi ben diversi, avendo però sempre sullo sfondo la presenza appena accennata del nemico alle porte e che non si sa se e quando arriverà. In questi giorni sono invece alle prese con Nelle Terre Estreme di Jon Krakauer, il libro da cui è stato tratto Into the Wild il recentissimo film di Sean Penn; non so come sia il film, ma il romanzo è sicuramente avvincente, anche se, fin dall'inizio, si sa come andrà a finire. Non è un processo a Chris McCandless, il protagonista della storia, alla sua folle idea di girovagare per l'Alaska senza avere la preparazione fisica e mentale sufficiente per uscirne vivo; è piuttosto la minuziosa ricostruzione della vita di McCandless, del suo progressivo allontanamento dagli agi famigliari per inseguire invece lo spirito di libertà che sicuramente ardeva dentro di lui e del suo conseguente avvicinamento alla fine; è un libro bello, intenso, libero, e si legge a cuor leggero, senza grande impegno.

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