18 agosto 2006

In morte di figlio Uri

Niente parole, da parte mia, vi consiglio solamente di leggere quanto segure!

http://www.repubblica.it/2006/08/sezioni/esteri/medio-oriente-15/grossman-la-storia/grossman-la-storia.html

2 commenti:

Teacher ha detto...

perché gli Israeliani non rinunciano ad uccidere? Perché non riconoscono che l'unico effetto della violenza è più violenza, più odio, più morti? Perché le madri tacciono? Perchè non chiedono che nessuno più muoia per la guerra nel loro Paese? E perché i genitori israeliani non riescono a vedere dei figli anche nei bambini e nei giovani morti dall'altra parte?

Anonimo ha detto...

Io mi domando perché gli uomini non riescano a rinunciare ad uccidere, non solo ovviamente gli Israeliani, anche se immagino che il tuo discorso non fosse limitato a loro. Ma se invece il tuo discorso era limitato ad Israele, beh, credo che nessuno di noi riesca veramente a capire quali siano le soluzioni, se non quella "finale" tanto cara a moltissime persone; gli Israeliani considerano loro quei territori, i Palestinesi la pensano allo stesso modo, è un po' come se tornassero gli Etruschi, si insediassero là dove stavano e pretendessero che Toscani e Laziali se ne stessero buoni buoni.
Israele è un problema planetario e nessuno mi pare abbia veramente intenzione di risolverlo, per lo meno non negli ultimi 60 anni, prima ci avevano pensato, in effetti; ma se nessuno lo risolverà, si arriverà, prima o poi, a un genocidio, da una parte o dall'altra, o da entrambe.