Sono anni ormai che si parla di contatti sospetti tra arbitri e società calcistiche, da quando si scoprì che Franco Sensi, Presidente della Roma allora Campione d'Italia, era solito regalare agli arbitri dei costosissimi Rolex d'oro e quindi, tutto sommato, non capisco lo sdegno e il finto moralismo emersi in questi ultimi giorni. E' notorio che il calcio italiano sia ormai una pagliacciata in cui comandano i soldi e poche persone alla guida dei club più importanti; non si è mai fatto niente per risolvere i mostruosi debiti societari, visto che ciò significherebbe escludere dal campionato di serie A Roma e Lazio in primis, e poi una decina d'altre squadre. Non si è mai indagato a fondo su acquisti "strani" e sottocosto da parte, soprattutto di Juventus, Milan ed Inter, e non si è mai saputo perché, ad esempio, Gennaro Gattuso, centrocampista del Milan e della Nazionale, si sia rifiutato di sottoporsi ai controlli anti-doping incrociati sangue-urine.
Provo a concludere sintetizzando con una riflessione: la Juventus Campione d'Italia in carica è invischiata nella storia delle intercettazioni arbitrali in cui sarebbe coinvolto Luciano Moggi, uno dei suoi massimi dirigenti, il Presidente del Milan, Adriano Galliani, è anche il Presidente della Lega Calcio, e da qualche anno il campionato di serie A e la Coppa Italia sono ufficialmente accompagnati dal marchio unico TIM, la società di Marco Tronchetti Provera, l'azionista di maggioranza dell'Inter... non mi pare che in nessun altro campionato europeo ci sia una situazione simile e così palesemente innaturale.
E qualche finto moralista ha ancora la faccia tosta di dirsi scandalizzato da queste ultime "novità"! La soluzione è solamente una: fermiamo il calcio, ma non per una settimana, ma per una stagione intera!
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