02 maggio 2011

E' lui o non è lui?

Credo che la morte di Osama Bin Laden (ed evito qui di chiedermi se sia morto davvero, e se sì quando o altre domande del genere) sia un evento significativo più dal punto di vista simbolico che reale, diciamo così; non so quale peso avesse ora Bin Laden all'interno di Al Qaeda, se avesse un ruolo operativo o se fosse soltanto il finanziatore, e dubito che qualcuno lo sappia. Di conseguenza dubito che qualcuno sappia quello che succederà da oggi in poi. Quel che è certo è che il presidente americano ci fa un gran bel figurone! Non riesco a capire però alcuni aspetti della vicenda: innanzitutto non posso essere d'accordo sulla finalità dell'azione, cioè non posso concordare sul fatto che l'obiettivo fosse l'uccisione di Bin Laden, anziché la sua cattura. Per quanto possa essere stato colpevole, non posso accettare che uno Stato (per di più di uno Stato avanzato come l'America) abbia come missione l'eliminazione fisica di una persona; ritengo che sarebbe stato molto meglio, nel limite del possibile, arrestare Bin Laden per portarlo davanti a una corte, così come venne fatto subito con i Tedeschi dopo la fine della seconda guerra mondiale. Da quanto trapela, Bin Laden è stato giustiziato! In secondo luogo, non capisco come così tante persone possano scendere in strada per festeggiare la morte di quest'uomo, come se si trattasse di festeggiare una vittoria sportiva o qualcosa del genere; anche in questo, secondo il mio punto di vista, risiede il divario culturale ancora esistente tra Europa e Stati Uniti.

3 commenti:

Oscar ha detto...

Come hanno detto altri:
criticate pure l'indelicatezza degli americani che festeggiano per la morte di bin laden; ne riparliamo quando schiatta il nano.

Lorenzo ha detto...

Beh, dai, non esageriamo: dubito che ci saranno cortei in strada quando arriverà quel momento, al massimo nel caso in cui dovesse essere arrestato :-)

Oscar ha detto...

Mica son contento che l'abbiamo ammazzato. Preso sarebbe stato sicuramente meglio. Nemmeno mi piace la frase "giustizia è fatta". Ma sicuramente non piango per lui. Per quanto riguarda i nostro presdelcons... ai posteri l'ardua sentenza. Io ho poca fiducia nei miei connnazionali (e quel giorno ci saranno meno berlusconiani che fascisti nel '46)