16 maggio 2010

Finalmente è finita

Finalmente è finita, almeno per quest'anno, questa orribile "odissea" dell'ex squadra più forte d'Italia, di quella che una volta era la Juve; è finita come altro non poteva finire, con un "bel" 3-0 contro il Milan, contro cioè una formazione che non aveva più assolutamente nulla da chiedere al proprio campionato. E' finita con la quindicesima sconfitta in campionato, una roba da record, è finita col settimo posto in classifica, ed è già tanto; è finita l'annata più vergognosa di cui io abbia ricordo, sia per le sconfitte, sia per come sono maturate queste sconfitte, spesso delle vere e proprie umiliazioni, sia per l'assoluto immobilismo dei responsabili di questo scempio, società e giocatori. Il futuro è ovviamente (visti i precedenti) nebuloso e sinceramente poco importa, secondo me, chi sarà il prossimo allenatore, importa solo che si decida in fretta; che ci si circondi di gente che capisce di calcio, che si acquistino giocatori di pallone, e che si congedino, finalmente, parecchi elementi evidentemente cotti. Io, sinceramente, terrei soltanto Chiellini e Marchisio, più Del Piero perché è comunque importante e perché non ha più mercato, e forse Buffon; per tutti gli altri considererei la cessione, o il regalo a chi li vuole. Cosa ce ne facciamo, infatti, di Cannavaro e Grosso (grazie a Lippi e a chi l'ha ascoltato), di Camoranesi e Grygera, di Amauri e Poulsen, di Melo e Zebina, di De Ceglie e Trezeguet? Via tutti, per cortesia, con un "grazie" a chi è rimasto anche in B e con una pedata nel culo a tutti gli altri; via, subito, domani al più tardi. Noi siamo la Juve, porca paletta, è ora di capirlo.

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