15 maggio 2010

Dilemma

Mettiamola così: si parla sempre di elezioni comunali, ma questa volta in un piccolo paese, nel quale le liste nazionali non ci sono, sovrastate da liste civiche di varia natura e dai nomi spesso improponibili. C'è il candidato X, ovvero il sindaco uscente, due legislature alle spalle, che probabilmente esprimerebbe meglio il modo di pensare di un elettore a caso; c'è poi il candidato Y, un giovane in rampa di lancio verso lidi politici più lontani, e che pare destinato ad una vittoria schiacciante, ma che, a livello politico, esprime il contrario di quanto pensa l'elettore a caso di cui sopra. Poniamo però anche il caso che l'elettore a caso pensi che il candidato X non abbia più niente da offrire al paese, che si sia candidato solo per insistenze varie; poniamo infine che l'elettore sia quasi, ripeto quasi, spinto a votare il candidato Y, più giovane, forse più motivato, comunque nuovo: l'elettore vive un piccolo dilemma: continuare a votare il "vecchio" che esprime meglio, almeno in teoria, il suo modo di pensare, o schierarsi con Y, con la novità da provare, visto che comunque anche Y è appoggiato solo da liste civiche, almeno in questa occasione?

3 commenti:

Lorenzo ha detto...

Trionfo di Y, percentuali bulgare!

Oscar ha detto...

complimenti per la fantasia dei nomi: "viva tione", "io sto con tione", "forza tione", "tione per tutti", "tutti per tione", "tione amore mio", "tione al centro", "tione comune"...

Lorenzo ha detto...

Beh, se ci fosse stato davvero "Tione amore mio" non sarebbe stato male; in realtà non c'è stata nemmeno una campagna elettorale, altro che storie. E già si mormora di manovre sotteranee che coinvolgono un "pezzo grosso" locale...