03 giugno 2007

Intervista post campionato

Oh, buongiorno, chi si rivede, el paròl che sbuffa tentando di interpretare il campionato appena concluso, riesce a capire quel che ne viene fuori?
Certo che lo capisco, capisco poco altro dell'attuale mondo del calcio, ma 'l paròl l'è sempre ciàr!

... e quindi? Vuole renderci partecipi del tutto, cominciando magari da una lettura della classifica?
Sintetizzando si può dire che si è avverato tutto ciò che si auspicava nella sala dei bottoni, là dove le poltrone stanno ammuffendo insieme ai loro "proprietari". Inter campione, due milanesi e due romane qualificate a quel mostro chiamato Champions League, nessuno stravolgimento delle gerarchie, con tanti saluti a Fiorentina, Empoli e Palermo.

Beh, non dirà mica che lo scudetto dell'Inter non sia meritato...
Oddio, él paròl si è improvvisamente agitato, aspetti che sposto 'na stèla... no, lo scudetto è meritato, anomalo, ma meritatissimo, mica è colpa di Moratti e Mancini se mancavano gli avversari; finalmente ce l'hanno fatta, sono stati bravi a mantenere sempre alta la concentrazione, hanno espresso un buon gioco e hanno portato così a termine il compitino. Poi, però, hanno perso le uniche partite affrontate con squadre "vere", cioè Roma e Bayern München, e si sono fatti eliminare da una squadretta in Champions.

Sorprese e delusioni?
Sorprese direi sicuramente Lazio, Empoli, Reggina e, un po', Atalanta, delusioni Udinese, Torino e Milan, ma solo per quel che riguarda il campionato, ovviamente.

E a livello individuale, novità rilevanti?
Qualcuna sì, penso ad esempio a Mauri della Lazio, a Bianchi della Reggina, a Rosina del Toro, a Quagliarella della Sampdoria, a Rossi del Parma, o meglio del Manchester United, visto che qui nessuno lo vuole e sir Alex Ferguson ringrazia.

Ci tolga una curiosità: il Suo paròl si occupa esclusivamente di serie A o si allarga anche a Champions League e serie B?
In linea di massima él paròl è monotematico, ma vista l'annata anomala posso provare a rimescolarlo un po' di più per allargarmi così ai temi richiesti... e quindi complimenti vivissimi al Milan e alla sua caparbietà nel raggiungere l'unico vero obiettivo dell'anno. La squadra di Ancelotti è sicuramente tra le più organizzate e le più esperte d'Europa, probabilmente altre formazioni sono più forti, ma non hanno la capacità di non fallire le partite che contano, quelle "secche" sui 90 e sui 180 minuti. E chapeau a quel fenomeno di Kakà, campione con la tecnica e la testa degli anni passati, di un calcio che fu, ma con il fisico e la preparazione del calcio moderno.

Mamma mia, che lodi sperticate per un avversario...
Ma guardi che a me il calcio, quell vero, quello giocato, piacerebbe tantissimo e Kakà è in grado di farmelo amare, così come Totti, Ibrahimovic, Del Piero e tanti altri.

E la serie B, o meglio la Sua Juve in B?
E' stato sicuramente un anno strano, di punizione e di redenzione, alle volte ammetto che c'è stato un po' di sconforto nel vivere i mercoledì sera senza Juve e senza tensione; abbiamo pagato, non so se abbastanza, o troppo, o troppo poco, e continuo a pensare che i veri responsabili di "calciopoli" ne siano usciti in maniera fin troppo positiva!

Che idea si è quindi fatto, nel tempo, dell'intera vicenda?
El paròl ribollisce moltissimo al solo pensarci... credo che Moggi e i suoi fedeli scudieri avessero in realtà un ruole ben più rilevante di quello di favorire la Juve attraverso contatti "anomali" con la classe arbitrale a tutti i suoi livelli: sono sempre più convinto che tanti fossero a conoscenza di questa triste realtà, e che ne traessero beneficio, in un modo o nell'altro.

Quale obiettivo per la Juve 2007-2008?
Il difficile viene adesso, la vera punizione non è stata la retrocessione, quanto piuttosto il ritrovarsi in serie A senza una squadra all'altezza, visto che quasi tutti i pezzi da novanta sono già stati ceduti; con questo organico si arriverebbe forse, e con gran fatica, a un piazzamento UEFA, nulla più! Per lo scudetto, invece, farei molta attenzione alla Roma, potrebbe essere il suo anno, visto che anche l'Inter dovrebbe puntare più all'Europa che al campionato.

E adesso cosa farà?
Beh, dopo l'esaltante vittoria dell'Italia contro i pescatori delle Far Oer dovrò staccarmi un po' dal calcio, anche perché rischio di annoiare i miei quattro lettori; vedrò comunque di continuare il mio processo di purificazione e al tempo stesso di riavvicinarmi gradualmente al "mio" mondo del calcio, anche se ormai ne sono sempre più respinto.

Ma mi scusi, quale diavolo è il "Suo" mondo del calcio?
Beh, è il calcio giocato con furore agonistico ma con correttezza, è quello in cui i protagonisti si esibiscono, non solo per i soldi, davanti a una platea composta da famiglie, bambini e nonni, e da tifosi avversari che vanno poi insieme a bersi una birra, è quello giocato tra le 15 e le 16.30 di domenica, è quello in cui le ultime partite di campionato presentano dei risultati "logici", diciamo così, è quello in cui non esiste la Champions League ma la Coppa Campioni, è quello in cui non c'è il doping e non ci sono nemmeno i passaporti falsi, quello in cui non c'è Moggi ma non ci sono nemmeno la GEA, Matarrese, Abete, Carraro, Guido Rossi, e Galliani presidente di Lega.

Un'utopia, quindi?
Dice? No, secondo me basterebbe solo volerlo veramente!

Mah, speriamo; per ora, arrivederci a settembre?
Sì, sì, g'ho da nàr a tràr fo' la polenta! Ci risentiamo a inizio campionato, spero, e buone vacanze a tutti!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

De Laurentiis offre anche la ricetta per modernizzarsi: «Il ministro Melandri parla di redistribuzione dei soldi dei diritti tv, ma bisogna mettersi intorno al tavolo con certi governanti per far sì che si affronti il problema alla radice. Prima bisognerebbe stabilire come e in quale campionato far giocare le squadre, come essere internazionalmente più elevati e meno provinciali, perché questo provincialismo sta uccidendo l’Italia. Per domenica auspico un pari per il Piacenza e che Genoa e Napoli vadano dove meritano di stare»

... tanto per ribadire quale sia il calcio che non mi piace! Qual è il posto in cui meritano di stare Genoa e Napoli? La serie A? Può darsi, ma lo dimostrino sul campo! (i playoff e i playout non piacciono nemmeno a me, ma ancora meno mi piace l'arroganza dei forti e dei potenti!)

Anonimo ha detto...

Lo ammetto, sono proprio curioso di vedere come andrà a finire la vicenda dei falsi in bilancio di Milan ed Inter, e di numerose altre società, immagino; non capirei infatti un eventuale assoluzione, visto che, come si sono affrettati a dire Galliani e Moratti, così fan tutti. Non voglio vendetta, solo che venga fatta chiarezza all'interno del mondo del calcio e che si smetta di dire che era tutta colpa della Juve.