17 settembre 2010

Mia cara Juve

Mia cara, adorata Juve, devo essere sincero con te, anche questa volta, dopo tutti questi anni: se potessi non ti vorrei più bene; se potessi me ne fregherei di te, dei tuoi risultati, delle tue prestazioni ridicole, vergognose, umilianti per la tua storia, per il tuo nome, per noi tifosi. Mia cara Juve, non hai neanche idea di come mi faccia male pensare e scrivere queste cose ma guardati, guarda quello che sei diventata: ormai sei come una provinciale, una squadra che punta, al massimo, al quarto posto in classifica, una squadra che finisce per gioire per un pareggio a Napoli, o a Palermo. Guardati indietro, mia cara Juve, guarda la tua storia, i tuoi trionfi, guarda i tuoi scudetti, le tue notti europee, i tuoi campioni, guarda Boniperti, Sivori, Scirea, Platini, Zidane, guarda il tuo stesso capitano, Alessandro Del Piero e, mannaggia, guarda anche quell'anno in serie B. E poi guardati nel corso della passata stagione, guarda le umiliazioni in serie, contro grandi squadre come Bayern e Milan, ma anche contro Catania, Bari, Udinese, Fulham,... e guarda queste prime partite della nuova stagione: 1 punto in 2 partite, 3 gol presi anche dal Lech Poznan (che cazzo di squadra è il Lech Poznan?) Si può anche perdere, non è questo il discorso, ma c'è modo e modo; e comunque, mia cara Juve, è un'altra la cosa che mi fa soffrire maggiormente: è l'assoluta mancanza di un futuro, non vedo futuro per te, lo so che ci vuole pazienza, ma quanta ancora? Tornerai ancora quella di prima? Dimmi di sì, per favore, e io aspetterò. Tu eri forte, incutevi rispetto, soggezione, quasi paura, e io ti rivoglio così, mia cara Juve; ti rivoglio vincente, piena di grandi giocatori, non con Grygera, Motta e Lanzafame, lo si capisce già dai nomi che non è gente da Juve. Tu eri anche antipatica, e io ti rivoglio così, i simpatici sono quelli dell'Inter, vedi che allenatore pacioccone che si sono presi? Lasciamoli essere simpatici, noi no, chi se ne frega, noi siamo quelli che devono, ripeto devono, vincere. Vorrei non volerti più bene, ma domenica ti aspetterò, lo so già; aspetterò la partita di Udine, temendo una nuova sconfitta, ma sperando ardentemente di sbagliarmi!

1 commento:

Lorenzo ha detto...

Adesso come adesso, caro il mio Andrea Agnelli, non mi interessa più di tanto lo scudetto del 2006; a me interesserebbe il futuro, quello che questa squadra proprio non sembra avere. Mi parrebbe il caso di fare di più per il presente e per l'avvenire, non per il passato, cazzolina!