25 giugno 2010
Processi sommari
Che belli i processi sommari partiti subito dopo il fischio finale di Slovacchia-Italia di giovedì pomeriggio, che bello quello scatenarsi dei 50 milioni di commissari tecnici presenti sul territorio nazionale; sostanzialmente il colpevole era uno soltanto, Marcello Lippi, reo di non aver portato i fenomeni del nostro calcio, Cassano e Balotelli (per quest'ultimo ho sentito spesso motivazioni folkloristiche del tipo un ragazzo di colore, in Sudafrica, ci sarebbe stato bene!) su tutti, ma anche Totti e Del Piero (!)... che se solo avesse osato chiamare Del Piero si sarebbe scatenata la rivoluzione anti-juventina, perché quello lì convoca solo quelli della Juve, che sono tutti dei brocchi. Lippi ha delle colpe, e se le è assunte, per me la sua colpa maggiore è stata quella di tornare sulla panchina dopo aver vinto il mondiale; Lippi ha difeso la squadra fino alla fine, attribuendosi tutte le responsabilità, ma è evidente che non sia soltanto colpa sua. Se la squadra mette assieme due miseri punti in 3 partite, beh, non è solo colpa sua, se la squadra non gioca, non è solo colpa sua, se il campionato non produce buoni giocatori, non è colpa sua, se le quattro maggiori squadre italiane (Inter, Juve, Milan e Roma) schierano pochi italiani, beh, non è colpa sua. Fenomeni, a casa, non ne sono rimasti, forse qualche buon giocatore che sarebbe servito, ma non quei due di cui sopra; io penso che sarebbe servita, eventualmente, gente come Ambrosini, come Perrotta, addirittura come Legrottaglie, perché c'è una bella differenza, giocando un mondiale, nell'essere abituato a partecipare a certe manifestazioni; con tutto il rispetto, vale di più, secondo me, un discreto giocatore di una delle quattro di cui sopra, che un buon calciatore della Sampdoria, o dell'Udinese, o del Napoli. E' da nazionale gente come Maggio, o come Palombo, o come lo stesso Di Natale? Nel momento del bisogno, questi si perdono, non sono abituati a certi livelli, la verità è questa; la vecchia generazione è, per l'appunto vecchia, stanca, senza più stimoli, i nuovi sono da formare, sempre che si formino; teniamo d'occhio Balotelli, i mezzi probabilmente li ha, ma al momento non li ha evidenziati, se non raramente. Portiamo avanti il discorso con Marchisio (un gran bel giocatore, un gran bel mediano, non un numero 10), portiamo avanti il discorso con Criscito, con Bocchetti, con Gilardino, ovviamente, con Pazzini, con De Rossi; si sarebbe dovuto cominciare prima, subito dopo il fallimentare europeo del 2008, un po' di tempo c'è però ancora; e, per cortesia, non mettiamoci a dire che bisogna pescare i nuovi talenti tra gli oriundi, Thiago Motta, Amauri, Taddei lasciamoli tranquillamente dove sono! Impariamo qualcosa dalla Spagna e dalla Germania, cambiamo tutto fin dalle giovanili, e decidiamoci a cambiare qualcosa anche a livello dirigenziale, caro Abete!
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