28 luglio 2007

Ha senso continuare?

Vorrei parlare di quel meraviglioso sport che è (era? sarebbe?) il ciclismo, sport di fatica e di antichi valori, sport che continua, nonostante tutto lo schifo che emerge, a portare migliaia di appassionati sulle strade di mezza Europa, ma ciò non è più possibile, purtroppo, e allora mi sorgono spontanee parecchie domande su questo mondo. Mi chiedo se abbia senso continuare, mi chiedo come possa essere credibile gente che, come l'ex maglia gialla Rasmussen, dichiara di essere in Messico e quindi irreperibile per i test antidoping, quando invece viene visto in Val di Fiemme dal commentatore Rai Davide Cassani, gente che, come lo stesso Rasmussen accusa un ritardo di soli due minuti in una cronometro quando invece l'anno scorso riuscì ad arrivare al traguardo con un ritardo di 8 minuti dal vincitore di tappa. Mi chiedo come si possa pensare che Vinokurov sia "normale" quando stacca tutti sui Pirenei dopo aver accusato quasi mezz'ora di ritardo nella tappa del giorno precedente, mi chiedo come possa uno come Moreni manifestare contro il doping verso le 11 di mattina e venire poi fermato, verso le 6 di sera, perché risultato positivo; se il ciclismo è questo, temo sia meglio lasciar perdere, mi piangerebbe il cuore se ciò accadesse, ma così non si può più andare avanti.

P.S.: nonostante tutto il trambusto attuale, sempre magnifici sono i racconti del Tour scritti da Gianni Mura su "La Repubblica"

26 luglio 2007

McLaren colpevole ma non troppo

Io comunque, per non sbagliarmi, penalizzerei la Juve!

24 luglio 2007

Ferie?

Ma sì, quasi quasi quest'anno lo faccio, vado in ferie anch'io! Negli ultimi 10 anni, più o meno, cioè dalle ultime vacanze con i miei genitori, sarò andato in ferie sì e no una settimana in totale, e i motivi sono molteplici, a cominciare dal fatto che, fino a maggio 2005, non avevo ancora cominciato a lavorare. E poi, in questo lungo lasso di tempo, sono comunque andato a vivere un paio di mesi a Wien (http://info.wien.at/), altri quattro a Rothenburg ob der Tauber (http://www.rothenburg.de/d/ISY/index.php), un paio di settimane ancora in Germania (http://www.leipzig.de/) e le vacanze vere e proprie si sono limitate a quattro giorni in bici in Austria (http://www.donau-radweg.info/), un paio di giorni a München (,http://www.muenchen.de/Tourismus/14/index.html) tre nelle Langhe ( http://www.langheroero.it/), robetta insomma; non che non mi piaccia visitare posti nuovi, anzi è l'esatto contrario, è che ultimamente sono spesso stato in bilico grazie a lavori non ben definiti dal punto di vista contrattuale, e sinceramente adesso non sento nemmeno il bisogno di "staccare", come va di moda dire al giorno d'oggi, non lavoro in miniera, e nemmeno sui tetti, non asfalto strade e non sono per niente stressato. Ma è meglio approfittare del presente e quindi potrei quasi pensare di andarmene per qualche giorno (una settimana al massimo, immagino) in settembre, è che non so dove andare, so solo che non andrò al mare, non al mare tradizionale per lo meno; quindi niente Sharm, Ibiza, Tunisia e posti simili, mi attirerebbero un po' di più Corsica e Croazia, e anche l'Isola d'Elba, soprattutto però per fare sport. E quindi, nord o sud? Città o viaggio on the road, magari in bici? Berlino o, che ne so, l'Irlanda? Lisbona o la Cornovaglia? Praga o la Bretagna? Tutto o quasi mi attrae, ma non mi conquista completamente, mah! E voi, miei pochi ma affezionati lettori avete già programmato qualcosa? Mi sapete consigliare qualche meta in particolare?

21 luglio 2007

Sei ubriaco e guidi? La patente non la vedi più!

Tutti ne parlano, nessuno cerca di risolvere veramente e definitivamente il problema degli incidenti stradali che ormai non avvengono solamente il sabato sera, ma praticamente tutti i giorni; da tempo se ne discute e intanto la gente continua a morire sulle strade, e continua ad essere uccisa da guidatori ubriachi o semplicemente sbadati e alla ricerca di emozioni di Formula Uno, e gli assassini, perché così devono essere chiamati, non rischiano pene esemplari e sono certi di poter continuare a guidare. Si può risolvere il problema? Ecco qualche mio suggerimento:

- esami di guida più seri, non mi pare il caso di spendere 5 minuti per un parcheggio! Perché non si esce dai centri cittadini? Perché non si va a guidare sulle strade statali, quelle su cui avviene la stragrande maggioranza degli incidenti?
- obbligo di rifare l'esame di guida se si perdono più di 5 punti in 10 anni
- limitazioni severe (cilindrata delle auto, velocità massima consentita) per i primi 5 anni e per i primi 10 anni dal conseguimento della patente
- obbligo di controlli annuali delle auto presso centri autorizzati; penso che spesso basterebbe ben poco per evitare i sinistri, tanto per cominciare perché non far controllare periodicamente lo stato degli pneumatici?
- pene molto severe per chi viene trovato positivo all'alcoltest, o per chi guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti: alla prima infrazione, patente sospesa per un anno, alla seconda infrazione patente sospesa per 5 anni, alla terza infrazione sospensione a vita della patente... come come, molti di noi devono spostarsi per raggiungere il luogo di lavoro? Beh, avremmo dovuto pensarci prima, andremo tutti quanti a piedi, ne guadagneranno sia la nostra salute e anche il nostro pianeta
- se guidando in stato d'ebbrezza si uccide qualcuno si finisce dritti in galera per omicidio volontario, e la patente non la si vede più

Er Piagnone

Voglio giocare solamente le partite che decido io, non posso mica abbassarmi a giocare con le Far Oer come hanno fatto, tra gli altri, Buffon, Inzaghi e Del Piero, e poi perché ce l'hanno tutti con me, ao', l'Italia mica è fatta solo da Milano e Torino! Così, in sintesi, parlò ieri Francesco Totti, grandissimo calciatore da me sommamente ammirato per il modo di giocare, ma suvvia France', non dire stupidaggini, la tua esperienza con la nazionale non è mai stata esaltante, non ha mai inciso profondamente sul risultato, e gli infortuni di cui hai parlato capitano a tutti, prima o poi!

15 luglio 2007

Official Training Summer Camp


Tra i tifosi mi pare ci sia un entusiasmo particolare a Pinzolo, sede del ritiro della Juve, un entusiasmo più consono ad una neopromossa alla scoperta di un mondo sconosciuto che alla società più vincente del calcio italiano; poco fa sono stato al Summer Village, come viene pomposamente chiamata l'area attorno al campo sportivo regno dei trattori New Holland, come ha già testimoniato Oscar (http://corax.altervista.org/), e c'era veramente moltissima gente sugli spalti; spero solo che qualcuno provveda ad abbattere Brosio perché altrimenti, grazie alle sue posizioni da becero ultrà, il prossimo Inter-Juve sarà una guerra più che una partita di pallone. Speriamo bene, e speriamo che il vero obiettivo della Juve non finisca per essere la salvezza...
P.S.: qualcuno saprebbe spiegarmi perché tutti i turisti che si incontrano sulla ciclabile tra Caderzone e Pinzolo se ne stanno beatamente uno a fianco dell'altro occupando tutta la larghezza della ciclabile stessa? E perché passeggiano tutti a torso nudo, anziani sopra i 70 anni compresi, manco fossimo nel Sahara, e mostrando per di più un fisico raccapricciante? (e questa moda si sta purtroppo espandendo a tutto il resto della valle fino a Tione...)

14 luglio 2007

E poi dicono che fare sport fa bene alla salute...


Da accusato ad accusatore

Destino strano il mio, e immagino anche quello di migliaia di altri appassionati di Juve e Ferrari, in soli dodici mesi sono passato dall'altra parte, mi sono trasformato da "ladro" a "poliziotto"; mi trovavo a disagio prima e devo ammettere che mi trovo a disagio anche adesso e sinceramente mi chiedo come facciano gli onesti vincitori dello scudetto a sostenere che l'assenza della Juve (e delle altre avversarie) non tolga lustro e prestigio alla loro vittoria. Lo dico infatti chiaramente: vincere il Mondiale senza la McLaren, cioè senza l'avversario più temibile, non mi piacerebbe nemmeno un po', sarebbe una vittoria praticamente senza significato, una vittoria che non aggiungerebbe niente al palmares della Rossa. Certo, la McLaren, se colpevole, deve pagare, ma come? Sarebbe giusto per i crimini di una sola persona, sempre che ciò sia provato, far pagare l'intera scuderia e i suoi piloti? E' possibile sostenere che Mike Coughlan non può aver fatto tutto da solo, senza che altri in McLaren sapessero niente? E' lo stesso discorso che valeva per la Juve, può darsi che i giocatori e alcuni dirigenti non sapessero niente, ma la società ha comunque pagato, e parecchio; e adesso, se Coughlan fosse l'unico colpevole, pagherebbero anche Alonso e Hamilton? Spero di no, a qualcuno magari piace vincere, a me non piacerebbe assolutamente.

11 luglio 2007

Luglio, col bene che ti voglio...


Cercando di informarmi sui possibili effetti dei cambiamenti climatici ho avuto modo di riflettere su quali possibili conseguenze potrebbero avere sulla mia vita di tutti i giorni... beh, devo ammettere che non avevo pensato alla possibilità di una sciatina anche a metà luglio! (vd. immagine qui a fianco, scattata stamattina a Tione, non sull'Everest!)

06 luglio 2007

Evviva il calcio

Vai Silvio!

Forse mi sbaglio, forse ero disattento o semplicemente poco interessato ma non mi sembra che negli anni scorsi un qualsiasi politico italiano abbia usato così liberamente espressioni a dir poco colorite come invece ha fatto, anche recentemente, l'ex animatore turistico; la sua pseudo carriera politica, già costellata da figuracce e cadute di stile a livello internazionale, dall'episodio con l'europarlamentare tedesco Schultz alla foto ufficiale con tanto di corna e sorrisetto compiaciuto, si arricchisce quasi ogni giorno di "stronzate" colossali che escono dalla sua bocca senza che nessuno si sorprenda più di tanto, e soprattutto senza che nessuno si dia da fare per risolvere la questione. Da "coglione" quale sono mi aspetto una reazione, un invito a moderare il linguaggio, e invece niente, aspettiamo che qualche "gnocca" di oltre Manica, sicuramente però non all'altezza della valchiria lombarda Michela Brambilla, ci "sputtani" (sempre per usare il linguaggio adoperato dai giovani cui fa riferimento l'ex animatore) di fronte all'Europa intera!

01 luglio 2007

Cosa facciamo qui?

Tra una cosa e l'altra sono quasi due anni che lavoro nell'ambito turistico e sempre più spesso mi rendo conto di quanto insensate e sostanzialmente stupide possano essere le domande poste dai turisti, solitamente italiani; probabilmente sbagliando, tendo a dare per scontato che, prima di scegliere la meta della vacanza e prima di partire, si studino almeno sommariamente le possibilità offerte dal luogo e dai dintorni, le attrattive principali da svolgere, le peculiarità della meta prescelta. Voglio dire, se voglio immergermi nella natura non scelgo Firenze o Venezia, se voglio il mare non vado né a Courmayeur né a Campiglio, se voglio la cultura vedrò di non andare a Viareggio o a Ibiza; se voglio essere sicuro, o quasi, che ci sia sempre il sole non sceglierò il cuore del Brenta o la Scozia, se ho dei bimbi mocciosi a carico le soluzioni sono limitate (li abbandono in autostrada, li porto al mare a giocare con le biglie, li lascio ai nonni). Quindi, se decido di andare in vacanza ad Andalo, ma potrebbe essere la stessa cosa andando a Pinzolo, Cavalese o Predazzo, tanto per rimanere in Trentino, dovrei innanzitutto sapere di andare in un ambiente in cui la natura è l'assoluta protagonista della vacanza, con la possbilità di passeggiate, gite in bicicletta, rilassamento nel verde; metto anche in preventivo la possibilità di trovare brutto tempo (temporali, freddo), non dovrei pensare di trovare musei, castelli ovunque, divertimenti vari per bambini e anziani, notti bianche, feste fino all'alba! E non dovrei nemmeno recarmi all'ufficio turistico a porre la fatidica domanda riportata nel titolo di quest'articolo, perché altrimenti gli addetti al front office, almeno in cuor loro, mi mandano al paese da cui sono venuto.