03 febbraio 2007

Adesso...



Adesso dicono che fosse già tutto scritto, che si doveva solamente aspettare, adesso dicono che non si può andare avanti così, adesso dicono che bisogna darsi tutti una regolata, adesso dicono che non si possono mandare 1500 (millecinquecento!) agenti per una partita di calcio, adesso fermano i campionati per, al massimo, un paio di domeniche anziché per l'intera stagione, adesso dicono che si deve copiare il modello inglese dove giocano al pallone in stadi senza piste d'atletica e senza reti di protezione, ma adesso dicono anche che basterebbe applicare le leggi che già ci sono, adesso però è tardi, come al solito! In fondo, però, chi se ne frega: il calcio muove il Paese, noi siamo i Campioni del Mondo e adesso ci importa soltanto l'organizzazione degli Europei del 2012 e, in secondo luogo, i proclami sul nuovo corso che ha spazzato via (?) il marciume di "calciopoli"; ma guardiamoci attorno, al bar o in TV, nessuno di noi è più capace di parlare di pallone, l'argomento centrale è diventato l'operato dell'arbitro, si discute se abbia sbagliato apposta o se sia solamente un incapace, perché l'errore non può essere ammesso da parte di chi errori non ne fa mai!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

La pausa pranzo odierna l'ho trascorsa, tra le altre cose, a seguire i commenti televisivi riguardo i tragici e, ripeto, prevedibili fatti di ieri a Catania; continuo a pensare che sia arrivato il momento di mettere fine alle parole e di cominciare, invece, ad agire veramente! Io voglio tornare allo stadio senza dover temere per la mia incolumità, e voglio che possano fare la stessa cosa i bambini e le famiglie, voglio che il calcio torni ad essere un gioco e che, comunque vada la partita, regni un clima di gioia e di serenità, come avviene in tutti i nostri momenti di svago, voglio che le società calcistiche, i calciatori e i tifosi veri si impegnino maggiormente per migliorare la situazione, voglio smettere di sentire qualcuno che dice che la colpa di questo marasma è della società civile che abbandona i giovani (io non mi sono mai sentito abbandonato e non ho mai avuto la tentazione di bombardare le auto della polizia, forse dovrei farmi visitare...), voglio smettere di pagare per le violenze di questi delinquenti, voglio poter avere la possibilità di prendere un treno anche di domenica pomeriggio, voglio che quei criminali passino le loro giornate in galera e a cancellare, con la lingua, le scritte ingiuriose che hanno lasciato, stamattina, a Livorno e, nel corso degli anni, sui muri di tutta Italia!

http://www.repubblica.it/2005/b/rubriche/letterealdirettore/buttateci/buttateci.html?ref=hpop
http://www.corriere.it/solferino/severgnini/

Oscar ha detto...

Una "nomenklatura" che fu vergognosa il giorno dell'Heysel, che l'11 settembre non rimandò una partita e che adesso con grande forza propone ben due (DUE???) giornate di sospensione è malata da tempo.
Un gioco dove ci sono invasioni di campo fin dalle categorie minori (non la serie C, le giovanili!) non è più uno sport da molto tempo.
Ieri sera non mi pare che, dopo aver perso una gara con 36 punti di scarto, i tifosi del rugby si siano dati ad atti di vandalismo o altro.
Bene, le mie banalità da bar le ho dette...

Anonimo ha detto...

Hai ovviamente ragione quando sottolinei il fatto che la violenza, nel calcio, si è ormai estesa ai campionati minori e addirittura a quelli giovanili, dove ormai l'imperativo è uno soltanto: VINCERE! Tutto il resto non conta più, non ci si diverte, si deve sopraffare l'avversario a qualsiasi costo, rubando, picchiando come fabbri, l'importante è riuscirci. La FIGC e il governo, istituzioni chiaramente illuminate, non c'è che dire, pensano di risolvere il problema giocando le partite a rischio (e vorrei proprio sapere quali sono quelle non a rischio!)il pomeriggio se non addirittura la mattina, e magari a porte chiuse, il che equivarrebbe a nascondere la testa sotto la sabbia. C'è un problema? No, non lo voglio vedere, ho paura, mi nascondo così il problema non esiste più! Il decreto Pisanu aveva imposto normative severe per l'ingresso agli stadi, aveva introdotto i biglietti nominali già per il campionato scorso, e invece adesso (?) si scopre che solo gli stadi di Roma, Milano e Torino sono a norma. In Inghilterra TUTTI gli stadi hanno posti soltanto a sedere, posti numerati e chi li occupa è obbligato a presentare un documento al momento di acquistare il tagliando, e viene poi schedato; non si possono introdurre gli strisconi, cosa invece permessa in Italia e ieri ho scoperto che le Forze dell'Ordine non possono srotolarli per controllarne il contenuto. E, sempre in Inghilterra, se solo ti azzardi a sfiorare un poliziotto statale o un agente della sicurezza pagata dalle società, ti rinchiudono per anni, non per qualche giorno! E sai qual è la cosa peggoore... che i parrucconi del calcio cominciano a chiedersi se gli incidenti di Catania impediranno al nostro Paese di organizzare gli Europei del 2012!

Anonimo ha detto...

P.S.: è mai possibile che siano state arrestate solamente 22 persone? Tutti gli altri individui coinvolti sono tornati su Marte? E smettiamo di sorprenderci che, fra gli arrestati, ci siano parecchi minorenni, che differenza fa avere 17 anni 0 19?

Anonimo ha detto...

Errata Corrige: in realtà, in Italia, solo lo stadio di Roma è a posto con tutte le normative previste dal decreto Pisanu, quelli di Milano e di Torino appartengono alla categoria dei "quasi" a posto! E lo stadio di Torino ha poco più di un anno di vita!

Anonimo ha detto...

Non risolveremo mai niente, se uno dei capi del calcio italiano si esprime in questo modo...
http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2007/02_Febbraio/05/coni.shtml