Dichiarazione di voto

Io Berlusconi proprio non lo sopporto, immagino si sia capito leggendo i miei articoletti qua e là, non sopporto come si comporta, non sopporto quello che dice, non ne sopporto l'arroganza, l'ignoranza, la spocchia, insomma, non c'è proprio niente che mi piaccia dell'ex animatore; non voglio che diventi nuovamente primo ministro, non voglio che diventi primo ministro chi dà del coglione a chi vota in modo diverso da lui, chi si inventa cordate immaginarie per l'Alitalia, chi fa le corna nelle foto ufficiali e offende i parlamentari degli altri Paesi europei (dai, Oscar, so che non è la cosa più assurda che abbia fatto, ma non si è mai visto un primo ministro che si comporta in questo modo), chi sostiene i condannati per mafia, chi sarebbe disposto a barattare posti nelle istituzioni statali, chi sostiene che giornali e TV sono in mano agli altri, chi sostiene da 15 anni che l'Italia è in mano ai comunisti, a coloro i quali hanno instaurato i regimi più sanguinari del mondo (accompagnandosi poi però, con grande piacere, con un figlio del comunismo, Putin e dimenticando di avere come alleati i "figli" del fascismo, se tutti usassero il suo modo di pensare). Non voglio che vinca chi usa la demagogia come base del proprio pensare, chi promette soldi a destra e a manca, chi promette meno tasse per tutti, pur sapendo che lo spaventoso debito pubblico non lo permette, chi ha come alleati Borghezio e Castelli, Dell'Utri e la Mussolini, chi denuncia brogli da 15 anni solo quando perde le elezioni, chi ha ridotto l'Italia ad essere lo zimbello d'Europa.
Al contrario mi piace Walter Veltroni, la sua scelta di presentarsi quasi da solo, la sua pacatezza, la sua idea di un Paese in cui tutti, almeno in principio, possano avere le stesse possibilità per esprimere se stessi, la sua idea di un Paese in cui gli "eroi" siano Falcone e Borsellino, ma anche le persone normali che sgobbano tutti i giorni e che pagano le tasse, magari non perché ciò sia bello, quanto piuttosto perché sia necessario, la sua idea di un Paese che guarda avanti e che guarda all'Europa come al luogo naturale in cui stare, la sua idea di un Paese rappresentato da 500 onorevoli, anziché da un migliaio, neanche si fosse in Cina, la sua idea di un Paese più snello, con meno burocrazia e più efficienza. Per questi motivi e per molti altri voterò il Partito Democratico, alla Camera; per quanto riguarda il Senato, invece, devo ammettere di non essere entusiasta della formazione, qui in Trentino, dell'aggregazione tra Autonomisti e S.V.P., deciderò all'ultimo il da farsi, sempre se riuscirò finalmente a capire come si deve votare!