29 gennaio 2011

Memoria

Francia: Natzweiler-Struthof, Schirmeck
Austria: Mauthausen
Grande Germania: Dachau, Flossenburg, Hinzert, Buchenwald, Dora-Mittelbau, Grossrosen, Sachsenhausen, Ravensbruck, Neungamme, Esterwege, Bergen-Belsen
Cecoslovacchia: Terezin
Polonia: Chelmno, Treblinka, Sobibor, Majdanek, Belzec, Stutthof, Auschwitz Birkenau

E questi erano soltanto i principali campi di concentramento e di sterminio, poi c'era una lunghissima serie di campi dipendendi e di lavoro; vi vennero annientati, prima psicologicamente e poi fisicamente, oltre 6 milioni di ebrei, migliaia di zingari, omosessuali, testimoni di Geova, e ovviamente dissidenti politici. E' giusto, ma molto riduttivo, che sia stata istituita una "giornata della memoria", bisognerebbe ricordarsene sempre; perché non introdurre testi di Primo Levi, o di Simon Wiesenthal, o di Elie Wiesel nelle nostre scuole? Perché non abolire certe inutili gite per recarsi invece in uno dei tanti posti della memoria disseminati in tutta Europa? Abbiamo il dovere di non dimenticare e di insegnare a chi verrà dopo di noi.

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