14 gennaio 2010

Haiti

Evidentemente non era sufficiente essere uno dei Paesi più poveri del mondo, e il più povero in assoluto dell'emisfero settentrionale e dell'intero continente americano, un Paese in cui un bambino su tre non raggiunge i 3 anni di vita, e in cui l'aspettativa media è di circa 50 anni, un Paese in cui la disoccupazione supera il 60% della popolazione; ed evidentemente non era sufficiente nemmeno essere in un regime di totale anarchia, essere al centro della "rotta" degli uragani, essere veramente un posto dimenticato da Dio e dagli uomini... no, deve anche arrivare il terremoto più forte degli ultimi due secoli a sconvolgere la "vita" di quei poveracci. Qualcosa, poco, possiamo fare tutti, anche solo donando un dollaro, o due, come dice il buon vecchio Bill, anche solo inviando un sms; quindi facciamolo!

1 commento:

Lorenzo ha detto...

Passerò per cinico, come spesso è successo, ma anche stavolta non riesco a capire quale sia la differenza tra morti italiani e morti stranieri... sempre persone sono, o no? O gli altri sono morti di serie B perché sono lontani, poveri, e di colore, così come gli Iracheni devastati dalla nostra guerra, i Thailandesi dello tsunami, gli Iraniani del terremoto eccetera?