06 settembre 2008

Intervista pre-campionato

Eccoci qui di nuovo, buongiorno a Lei e al suo paròl...
E, da parte mia, saluti ai suoi due lettori, 'l paròl l'è sàl foc, per ora è tranquillo.

Allora l'agitamo subito: pronostico secco, chi lo vince questo campionato?
Non sono tipo da pronostici, ma se proprio dovessi fare un nome mi toccherebbe dire ancora Inter per le solite ragioni: rosa infinita e di alto livello, mancanza di avversari reali, aiutini arbitrali...

Eh no, basta, quelli non ci sono più, dicono.
Ecco, 'l paròl l'era calmo, me tòca spostar 'na stèla anca stavolta; a maggio a Roma sostenevano di essere stati derubati dello scudetto, io so soltanto questo, e non voglio aggiungere altro, se non che riguardi direttamente il calcio giocato. Mi è permesso?

Sì, sì, prego.
Dunque, partiamo dal Milan che può essere la squadra dell'anno in tutti i sensi; può dare spettacolo e insegnare calcio a tutti o, più probabilmente, può naufragare nel breve volgere di qualche mese insieme alla sua ammucchiata di trequartisti ed ex (molto ex) palloni d'oro. Può segnare 3-4 gol a partita, ma ne può subire altrettanti; il presidente del consiglio e il suo amico pelato si esaltano pronunciando i nomi di Pato, di Kakà, di Ronaldinho, del figliol prodigo Shevchenko, ma si sono dimenticati un portiere, un difensore centrale e un centravanti vero. Senza dimenticare che, in mezzo, non può correre solamente Gattuso, o Flamini.

A proposito di gente in mezzo al campo, la Juve pare esserne zeppa.
Osteria, 'l paròl se agita 'n altro colpo! Eh, la Juve... La Juve ha compiuto un miracolo l'anno scorso ma dubito che ci riuscirà per due stagioni di seguito; i "vecchi" che l'hanno trascinata al terzo posto di maggio hanno un anno in più e probabilmente meno motivazioni; Amauri è sì un bel giocatore ma il centrocampo e la difesa? Solo medianacci e rincalzi tipo Grygera e Molinaro, con tutto il rispetto, s'intende. Sicuramente è una squadra tosta, compatta, solida ma, Camoranesi a parte, manca l'uomo in grado di illuminare il gioco, l'uomo che sappia giocare a pallone, non solo correre. Ho paura che la mia amatissima Juve possa essere la delusione di quest'anno, ho paura che finisca con l'arrancare attorno alla metà della classifica; stiamo a vedere ma ho ancora l'impressione che l'attuale dirigenza sia assolutamente inadeguata, anche se fuori dal campo sta lavorando bene, ma prima o poi bisogna anche vincere, noi siamo la Juve.

Non ci ha ancora detto niente della Roma... e di eventuali sorprese.
La Roma? Boh, sinceramente non saprei cosa dire, mi pare la solita incompiuta e, quest'anno, anche incompleta; Totti non si sa cosa farà, Mancini (quello brasiliano) è andato all'Inter, continua a mancare un centravanti. Credo che la Roma continuerà a giocare bene, ma lo scudetto... mhm, ne dubito. Cosa posso aggiungere poi? La Fiorentina, la sua dirigenza e il suo allenatore hanno tutto il mio affetto e la mia stima, stanno tutti compiendo un lavoro egregio e lodevolissimo; grazie al loro operato si può sperare in un calcio migliore, in un calcio visto nuovamente come un gioco. Per quanto riguarda le possibili sorprese metterei in cima alla lista Sampdoria, sperando in Cassano, e Udinese, poi Napoli e Lazio, mentre in negativo potrebbe toccare ancora al Palermo... a proposito, come fa una persona sana di mente ad andare a lavorare con Zamparini? Mah! Per la salvezza lotta ristretta alle "solite": le neopromosse (Bologna probabilmente escluso), Reggina, Siena, Cagliari e forse Catania.

Le piace poco questo calcio, vero?
Sì, mi piace poco e sempre meno, anca al paròl, ma è un discorso vecchio e temo ormai superato; i romantici come me si devono rassegnare.

Rassegnare a cosa, ci scusi?
Beh, agli infiniti fiumi di denaro che governano questo (ex) sport, a tipi come Mourinho che ordina di comprare Muntari, Mancini e Quaresma e a tipi come Moratti che lo accontenta all'istante perché, evidentemente, 35 giocatori erano pochi, ai nostri ragazzi come Giovinco e Balotelli che scaldano la panchina, alla nazionale alla deriva, alla violenza di gruppi sempre più numerosi di barbari devastatori del bene pubblico, a partite suddivise lungo tutto l'arco della settimana e disputate da maratoneti più che da ragazzi in grado di giocare al pallone, come si diceva una volta.

A proposito di nazionale: pensieri sul ritorno di Lippi?
Sinceramente non lo capisco; per me non avrebbe dovuto abbandonare dopo Berlino, ma a questo punto non sarebbe dovuto tornare; così si ha la sensazione che sia tornato solamente per la grana. E comunque la Federazione avrebbe dovuto difendere maggiormente Donadoni durante e dopo gli Europei.

La salutiamo, buon campionato, nonostante i foschi pronostici a tinte nerazzurre...
Buon campionato a tutti e permettetemi di rivolgere un pensiero a Stefano Borgonovo che sta lottando contro un male terribile e il cui destino pare segnato.

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