Punto numero uno: Facebook a me non piace neanche un po', non ne trovo l'utilità e mi sembra l'ennesimo tentativo di appiattimento della vita di ognuno di noi. Qualche fotografia, due righe scritte male su argomenti privi di interesse, cose così, insomma; certo, non si è obbligati ad iscriversi, quindi ciascuno si comporta come meglio crede.
Punto numero due: il fatto che Facebook diventi una sorta di libro delle condoglianze mi piace ancora meno. Quando qualcuno muore, lo si ricorda su Facebook... perché? La morte dovrebbe essere un momento di silenzio, di introspezione, di riflessione, un momento in cui ci si confronta con la realtà delle cose, con la dura legge della vita, e invece si va a scrivere qualche stupido ricordo su Facebook! Sto invecchiando, lo so, e soprattutto sono sempre più orso e sempre più lontano da tutto ciò che ci viene inculcato dalla società e dal mondo contemporaneo... però non sto male, per questo, anzi!
25 giugno 2011
06 giugno 2011
02 giugno 2011
Nessuna pietà
Nessuna pietà, dal punto di vista umano, provo per Beppe Signori e per nessuno degli altri personaggi coinvolti nelle nuove vicende legate alle scommesse nel mondo del calcio; non mi sorprende che si torni a parlare di questo tipo di avvenimenti, finora infatti non è mai stato fatto nulla di serio per evitarli. Non so come finirà questa storia, ma spero che i colpevoli, se saranno riconosciuti tali, paghino a caro prezzo i propri misfatti.
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